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Viaggi, incontri – secondo anno
Accade qualche volta che da più parti si concentri interesse verso uno stesso oggetto, senza un motivo apparente. Nulla di strano se in quel momento è tutto il mondo ad andare in una sola direzione, ben diverso è quando quell’oggetto sia per qualche ragione fuori fuoco, e ciò nonostante quell’interesse produca capolavori assoluti.
Nel giro di tre anni, dal 1886 al 1888, in luoghi e ambienti lontani anche antagonisti, per iniziativa di persone non in contatto tra loro – Franck, Strauss e Brahms – e di età diverse, il che di norma dovrebbe indicare anche che le rispettive istanze non siano coincidenti, videro la luce tre capolavori assoluti, le tre sonate per pianoforte e violino forse più belle di tutto l’Ottocento. Non c’è logica a metterle insieme in un programma da concerto, se non quella di voler godere di proprio tutta la ricchezza di un momento irripetibile della storia.
Ma cosa d’altro accadeva in quegli anni così fortunati per le sonate a violino e pianoforte? Qual è la distanza che ci divide da loro? Nel 1886 il Dott. Pemberton inventò la Coca Cola, Meucci il telefono e Edison brevettò il microfono, nel 1887 venne fondato il Celtic Football Club e nel 1888 Emile Berliner brevettò il grammofono: tutte cose con cui abbiamo a che fare, in forme aggiornate, ancor oggi. Insomma, la Sonata di Franck è contemporanea della Coca Cola: ci sarebbe di che ragionare.
Brescia
Ridotto del Teatro Grande
4 dicembre 2023
ore 20:00
Tre Sonate
Viaggi, incontri – progetto triennale
secondo concerto
César Franck: Sonata in La maggiore per violino e pianoforte (1886)
Allegretto ben moderato
Allegro
Recitativo – Fantasia. Ben moderato
Allegretto poco mosso
Richard Strauss: Sonata in Mi bemolle maggiore op.18 (1887)
Allegro ma non troppo
Improvisation. Andante cantabile
Finale. Andante – Allegro
Johannes Brahms: Sonata in Re minore op.108 (1888)
Allegro
Adagio
Un poco presto e con sentimento
Presto agitato
Fulvio Luciani, violino
Massimiliano Motterle, pianoforte