senza eredi
La solitudine può essere una scelta o una condanna, una condizione nobile o disgraziata, o tutt’e due le cose insieme.
Solo era Schubert, che ha percorso una via periferica della storia, separato da un pubblico che avrà solo postumo. Solo era Brahms, cui era stato dato il peso di un’eredità da custodire e difendere, e solo era Ravel, di fronte alla responsabilità d’essere francese, con tutto quel che di sottile e raffinato questo ha, senza esserlo veramente fino in fondo.
Lasciati soli sono stati tutti e tre, per non aver avuto epigoni, una discendenza che li facesse ricordare e rivivere, e li accompagnasse nel futuro. Soli, dunque, anche di fronte a se stessi.
Senza eredi
lunedì 5 settembre 2016, ore 21
Teatro Di Vetro
Via Ludovico di Breme 79, Milano
ore 21
martedì 6 settembre 2016, ore 21
Alfateatro
Via Casalborgone 16/i, Torino
programma:
Franz Schubert: Sonata in la maggiore op.162 D 574 (1817)
Maurice Ravel: Sonata n.2 per violino e pianoforte (1927)
Johannes Brahms: Sonata in re minore op. 108 (1886-8)
Fulvio Luciani, violino
Massimiliano Motterle, pianoforte
MITO Settembre Musica