profilo
Fulvio Luciani, violinista, è stato allievo di Paolo Borciani, primo violino del Quartetto Italiano, e anche di Franco Gulli e di Norbert Brainin del Quartetto Amadeus.
È stato a sua volta fondatore e primo violino del Quartetto Borciani. Nel 1984 Borciani gli permise di dar vita a un quartetto d’archi che avrebbe portato il suo nome, a indicare la consegna di un’eredità ideale e una linea di continuità con l’indimenticabile Quartetto Italiano. Da allora fino al 2005 il Quartetto Borciani ha tenuto centinaia di concerti in Europa e negli Stati Uniti, realizzato dischi e registrazioni radiotelevisive, commissionato ed eseguito opere nuove, tenuto corsi in Italia e all’estero. È stato il primo quartetto di italiani a eseguire in concerto il ciclo integrale dei quartetti di Beethoven, il suo approccio aveva la libertà di pensiero di un laboratorio di ricerca e le sue esecuzioni erano frutto di un accurato lavoro di documentazione e approfondimento storico e stilistico. The Penguin Guide To Recorded Classical Music ha indicato le sue incisioni dei quartetti di Boccherini per Naxos fra i migliori dischi della produzione mondiale.
Affianco al quartetto Fulvio Luciani ha sempre seguito un personale percorso di ricerca come esecutore e didatta, e ama scrivere di ciò che suona. «He has the technique to handle all of the music’s demands», ha scritto di lui Joseph Magil su American Record Guide.
Dal 2008 suona in duo col pianista Massimiliano Motterle. Insieme, una scelta poetica dopo l’altra, hanno trovato loro congeniale la dimensione del ciclo a tema. Hanno animato per anni un loro cartellone da camera per laVerdi, a Milano. Nel 2013 si è cominciato con i quattro concerti di “Intorno a Brahms”, nel 2014 è stata la volta dei sei di “Romantico Bach”, replicati un anno dopo in occasione di EXPO 2015, nel 2016 si è proseguito coi dieci di “Beethoven, l’invenzione della musica”, e nel 2018-19 si è concluso coi nove de “Il tempo di Mozart, un tempo di fantasia”.
Il ciclo beethoveniano ha richiamato l’attenzione del canale satellitare Classica HD (Sky canale 136) che, col sostegno di Fondazione Bracco, ha registrato l’integrale delle sonate di Beethoven – la prima in video di un duo di italiani –, e dell’Università Bicocca, che ha proposto a Luciani e Motterle un progetto di divulgazione e formazione sul modello della bottega rinascimentale, in cui convivevano produzione, istruzione e riflessione sull’arte.
Nel 2017, con l’integrale delle sonate di Beethoven in tre concerti tutti e tre andati sold out, è iniziata una fortuna collaborazione col Teatro Grande di Brescia, in corso tuttora.
Fulvio Luciani è stato ospite di istituzioni quali il Teatro alla Scala, il Teatro di San Carlo a Napoli, il Teatro Regio di Torino, il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Sociale di Como, l’Unione Musicale, la Società dei Concerti di Milano, l’Istituzione Universitaria dei Concerti, l’Accademia Filarmonica Romana, l’Associazione Alessandro Scarlatti di Napoli, la Società del Quartetto di Milano, il Festival dei Due Mondi di Spoleto, la Biennale Musica di Venezia, le Settimane Musicali di Stresa, il Festival di Ravello, MiTo Settembre Musica, il Festival Trame Sonore di Mantova, i Concerti del Quirinale di Radio3, laVerdi, i Pomeriggi Musicali, insieme a Siegfried Palm, Hatto Beyerle, Bruno Canino, Antonio Ballista, Paolo Bordoni, Enrico Dindo, Riccardo Zadra e naturalmente Massimiliano Motterle. All’estero è stato invitato in tutta Europa e negli Stati Uniti. Il debutto negli Stati Uniti con il Quartetto Borciani è stato salutato da una standing ovation, e sempre col Quartetto Borciani ha tenuto nell’ottobre 2004 il concerto di celebrazione dell'ottantesimo anniversario della radio italiana, presso la Cappella Paolina del Palazzo del Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi.
Ha suonato come solista con l’Orchestra Sinfonica di Milano, l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, la Thessaloniki State Symphony Orchestra, l’Orchestra da Camera di Mantova, le Orchestre da Camera di Trento e di Brescia, l’Ensemble Novecento e Oltre, sotto la direzione di Guido Ajmone-Marsan, Antonio Ballista, Carlo De Martini, Carlo Fabiano, Giancarlo Guarino, Toby Hoffmann e Francesco Bossaglia.
Ha registrato per Amadeus, Bottega Discantica, Brilliant Classics, Naxos, RaiTrade, Stradivarius e numerose emittenti radiofoniche europee. È presente sul canale satellitare Classica HD (Sky canale 136) oltre che con l’integrale beethoveniana in duo con Motterle, anche con l’integrale delle musiche per violino e pianoforte di Robert Schumann, registrata insieme al pianista Riccardo Zadra, e con una lunga intervista autobiografica intitolata “Fulvio Luciani e la voce del violino”, condotta in studio da Carlo Boccadoro.
Col pianista ed editore Luigi Spagnol aveva costituito il DuoBibo.
Fulvio Luciani ha passione per la ricerca e per la musica nuova. È stato il protagonista della riscoperta di Camillo Sivori, celebre virtuoso dell’Ottocento e unico allievo di Paganini. Per primo ne ha eseguito i 12 Studi-Capricci op. 25, a Venezia, alla Fondazione Cini – nemmeno di Sivori si ricordano esecuzioni –, li ha registrati per Naxos e ne ha pubblicato una revisione commentata per Ricordi.
Insieme a Motterle ha dato la prima esecuzione del Concerto per violino e pianoforte n.3 di Mario Castelnuovo-Tedesco, scritto su commissione di Jascha Heifetz e mai eseguito nemmeno dal dedicatario. Ne è nato un CD pubblicato da Brilliant Classics, prodotto grazie ad una campagna di crowdfunding che ha raccolto contributi attraverso iniziative di impegno sociale nel campo della musica.
Hanno scritto per lui Franco Donatoni, Lorenzo Ferrero, Luca Francesconi, Alessandro Solbiati, Giovanni Sollima, Fabio Vacchi, Azio Corghi, Carlo Boccadoro, Luca Mosca, Franco Piersanti, Vittorio Zago e Gabriele Manca tra gli altri. Quest’ultimo gli ha dedicato il Concerto per violino “Dialoghi con il respiro”, appena eseguito con grande successo a Milano, con l’Orchestra Sinfonica di Milano diretta da Francesco Bossaglia.
Ha vinto il Premio internazionale per la musica antica Antonio Vivaldi della Fondazione Cini.
Ha fatto parte della giuria del Premio Paolo Borciani di Reggio Emilia, del Premio Rodolfo Lipizer di Gorizia e del Concorso Michelangelo Abbado di Stresa.
Insegna al Conservatorio di Milano e suona un antico violino costruito a Cremona da Lorenzo Storioni, probabilmente il suo ultimo, e per questo forse l’ultimo violino della liuteria classica cremonese.
Nel 2013 ha creato Officine Luciani, libera scuola di violino e musica da camera.
È apparso nella serie televisiva in onda su Rai 1 “La Compagnia del Cigno”, un cameo su invito del regista Ivan Cotroneo.
Ha pubblicato da poco presso Casa Ricordi una nuova revisione critica della Sonate e Partite di Johann Sebastian Bach, che ha eseguito con grande successo al Teatro Grande di Brescia.