una breve storia personale
Ho iniziato a suonare il violino potrei dire per tradizione familiare: mio nonno suonava il violino e così mio padre, tutti e due da dilettanti.
Il nonno era istriano ed era nato sotto l’Austria, come si dice da quelle parti. Aveva frequentato l’Università a Graz e si era trasferito a Monfalcone, vicino a Trieste, attratto dai cantieri navali. All’epoca, la cultura di quei luoghi era mitteleuropea, più che italiana, e la musica le era cara. Così, le persone perbene facevano musica in casa, anche mio nonno e mio padre.
Nella famiglia della mamma non c’erano musicisti, nemmeno dilettanti, ma lei aveva una bella voce e qualche volta si accompagnava col mandolino che suo fratello aveva usato per farle la serenata quando era la piccola di casa e i passatempi erano più semplici di quelli a cui siamo abituati oggi.
La tradizione musicale da cui provengo è tutta qui; poca cosa. La definirei una tradizione civile: la musica era parte della vita delle persone che avevano amore per la cultura, senza che fosse necessario farne una professione.
Io non pensavo proprio di fare il violinista.
Continua presto...