massimiliano motterle
Non ho bisogno di molte parole per capirmi con Massimiliano; non parliamo un gran che nemmeno quando si tratta di lavorare. Non è silenzio, che con alcuni sarebbe imbarazzante, è che, appunto, non servono tante parole.
Ci siamo incontrati nel 2009 per l'esecuzione di The turn of the screw di Britten, un’opera - bellissima - con un’orchestra tutta di solisti. Abbiamo fatto un paio di concerti capitati per caso, poi abbiamo cominciato a scegliere cosa suonare insieme. In questi anni, non un desiderio è stato lasciato perdere per disinteresse dell’altro. Male o bene che sia stato, quel che abbiamo fatto non sarebbe stato possibile se non insieme.
Non saprei dire quando Massimiliano ha cominciato a collaborare ai miei corsi estivi, a Rovato e a Roana e poi a Iseo alle Officine Luciani, ma da subito, da quel gran pianista che è, è diventato una delle ragioni prime per cui i miei allievi li frequentano.
Qui di seguito c’è un suo profilo, per chi ne abbia curiosità. E in giro per tutto il sito ci sono notizie di quel che ho fatto con lui e grazie a lui.
Massimiliano Motterle, bresciano di nascita e formazione musicale, ha studiato con Sergio Marengoni. Si è diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano col massimo dei voti, lode e menzione d'onore, ed è stato premiato in più di venti concorsi nazionali ed internazionali tra cui il Concorso Liszt di Budapest, il Concorso di Cincinnati, il Concorso Iturbi di Valencia e il Concorso Pianistico Internazionale Franz Liszt Premio Zanfi di Parma, dove ha ottenuto anche il premio speciale della giuria per la migliore esecuzione della Sonata di Liszt. Ha completato la sua formazione sotto la guida dei celebri pianisti Lazar Berman, Paul Badura-Skoda e Alexis Weissenberg.
Pianista lisztiano per eccellenza, è stato invitato ad eseguire Malediction nella Great Concert Hall di Budapest con la Liszt Chamber Orchestra, e Totentanz con la Hungarian Matav Symphony Orchestra diretta da Andras Ligeti, nella prestigiosa Sala dell’Accademia Liszt. Esegue in concerto i 12 Studi d’esecuzione trascendentale e nel 2002 ha avuto l’onore di suonarli su uno dei pianoforti Bösendorfer appartenuti a Liszt.
A soli 21 anni ha debuttato nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano, come interprete del Concerto n.3 di Sergej Rachmaninov con l’Orchestra della RAI di Milano diretta da Daniele Callegari. Ha tenuto concerti in Austria, Belgio, Germania, Francia, Svizzera, Spagna, Svezia, Ungheria e negli Stati Uniti, per istituzioni quali il Festival Pianistico di Brescia e Bergamo, la Fondazione Cini di Venezia, la Società dei Concerti di Milano, il Sandviken Musik Festival e il Kodaly Institute. Si è esibito con la Cincinnati Symphony Orchestra, l'Orchestra di Valencia, l'Orchestra Sinfonica di Sanremo, l’Orchestra del Festival Pianistico di Brescia e Bergamo e l’Orchestra da Camera di Brescia, sotto la direzione di Umberto Benedetti Michelangeli, Riccardo Frizza, Neil Gittleman, Andras Ligeti, Piercarlo Orizio e Jonathan Webb, in un repertorio che comprende Mozart, il Concerto n.2 di Chopin, il Concerto n.2 di Liszt, il Concerto n.1 di Čajkovskij e i Concerti n.2 e 3 di Rachmaninoff. Nel 1994 è stato scelto per tenere un recital nella Sala Verdi del Conservatorio di Milano sul pianoforte Steinway & Sons appartenuto a Vladimir Horowitz.
Ha collaborato con artisti quali Andreas Brantelid, Karin Dornbusch e il Quartetto della Scala. Nel 2009, dopo essersi incontrati per l’esecuzione di The Turn of the Screw di Britten, ha costituito un duo con Fulvio Luciani, violinista col quale ha inciso per l’etichetta discografica Naxos.
Insegna pianoforte presso il Conservatorio di Bergamo ed è direttore dell'Accademia Musicale Ignazio Pasini di Cortefranca. Nel 2004 ha tenuto una masterclass all’Università di Cincinnati e oggi tiene corsi di perfezionamento estivi a Roana (Vi) e Rovato (Bs).
È attivo anche nell’organizzazione: nel 2010 ha fondato e dirige il Festival Onde Musicali di Iseo.
La sua discografia comprende alcuni capisaldi della letteratura pianistica quali le 4 Ballate di Chopin.